Gl'Inni sacri

Raccolta di 5 componimenti, ognuno dei quali tratta di una festività cattolica.

La genesi
L'idea si formò nella mente del Manzoni non più tardi del 1810, come testimonia una lettera al sacerdote giansenista Eustachio Degola, in cui il poeta afferma di aver pensato «l'operetta» a Parigi. È difficile invece inferire quanto articolato fosse il progetto nell'ultimo periodo passato in Francia, il termine «operetta» potendo ascriversi alla modestia manzoniana, sempre portato a sminuire le sue composizioni, o debba invece riferirsi a una fase ancora incipiente.

Il Corpus
La raccolta degli Inni sacri sarebbe dovuta essere composta, secondo le originali intenzioni dell'autore, di dodici testi (Il Natale, L'Epifania, La Passione, La Risurrezione, L'Ascensione, La Pentecoste, Il Corpo del Signore, La Cattedra di San Pietro, L'Assunzione, Il Nome di Maria, Ognissanti, I Morti) riguardanti le principali festività liturgiche del cattolicesimo. Tuttavia, egli concluse solo cinque inni (La Resurrezione, Il nome di Maria, Il Natale, La Passione, La Pentecoste) e ne lasciò incompleto un sesto (Ognissanti). Benché non sia compreso nel progetto iniziale, si è soliti aggiungere agli Inni Sacri il frammento intitolato Il Natale del 1833, ispirato al giorno nel quale morì la moglie di Manzoni, Enrichetta Blondel.

La stesura
La stesura degli inni è databile agli anni 1812-1815, appena successivi alla conversione religiosa dell'autore, tranne l'ultimo (La Pentecoste), completato dopo varie revisioni solo nel 1822 e caratterizzato da una sensibilità poetica e religiosa più matura. Le date di composizione, segnate dall'autore sui vari autografi, sono le seguenti: La Risurrezione fu scritta dall'aprile al 23 giugno 1812, Il Nome di Maria dal 6 novembre 1812 al 19 aprile 1813, Il Natale dal 15 luglio al 29 settembre 1813, La Passione dal 3 marzo 1814 all'ottobre 1815, mentre la Pentecoste conobbe una genesi più complessa. La lentezza nella composizione va ascritta a diversi fattori: oltre alla difficoltà di trovare uno stile omogeneo e accessibile al pubblico, che costituiva uno degli obiettivi primari della raccolta, entrarono in gioco la malattia nervosa dell'autore, che cominciava a manifestarsi con forza alla metà degli anni Dieci, e gli avvenimenti del 1814, cui Manzoni partecipò emotivamente, dichiarando il proprio sostegno ai patrioti in due canzoni: Aprile 1814 e l'incompiuto Proclama di Rimini.

La metrica
La struttura metrica delle poesie che andarono a costituire il libriccino originario è variabile: dove prevale la gioia, come ne La Risurrezione e ne Il Natale, Manzoni opta per strofe di sette ottonari (l'ultimo è sempre tronco), dando un ritmo serrato ed esultante all'inno, mentre sceglie quartine di endecasillabi per Il Nome di Maria, e La Passione si compone di strofe di otto decasillabi. I primi quattro inni in particolare sono costruiti su uno schema che corrisponde grosso modo all'enunciazione del tema, la rievocazione dell'episodio e le conseguenze dottrinali e morali dell'evento; invece La Pentecoste, rompendo questo schema, è centrata sulla novità portata dal cristianesimo e dall'azione dello Spirito Santo nella storia.

I modelli
L'ispirazione dei componimenti viene dall'antica innografia cristiana e da un'ampia tradizione che andava dalla Bibbia ai padri della Chiesa fino ad arrivare agli oratori sacri francesi del XVII secolo (Bossuet, Massillon, Bourdaloue).

By : Alessandro Manzoni (1785 - 1873)

01 - Il Natale



02 - La Passione



03 - La Risurrezione



04 - La Pentecoste



05 - Il Nome di Maria

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