Myricae

Myricae, è la raccolta di poesie più amata dal Pascoli. Nel 1903, la raccolta definitiva comprendeva 156 liriche del poeta. I componimenti in esso raccolti sono dedicati al ciclo delle stagioni, al lavoro dei campi e alla vita contadina. Il titolo indica la modestia e la semplicità della poetica. Le myricae, le umili tamerici, diventano un simbolo delle tematiche del Pascoli ed evocano riflessioni profonde. La descrizione realistica cela un significato più ampio così che, dal mondo contadino si arriva poi ad un significato universale. La rappresentazione della vita nei campi e della condizione contadina è solo all'apparenza il messaggio che il poeta vuole trasmettere con le sue opere. Il significato delle Myricae, va quindi oltre l'apparenza.

Giovanni Pascoli (1855 - 1912)

01 - Il giorno dei morti


02 - Dall'alba al tramonto


03 - Ricordi


04 - Pensieri


05 - Creature


06 - La civetta


07 - Le pene del poeta


08 - L'ultima passeggiata


09 - Dialogo


10 - Nozze


11 - Le gioie del poeta


12 - Finestra illuminata


13 - Solitudine


14 - Campane a sera


15 - Elegie


16 - Ida e Maria


17 - In campagna


18 - Primavera


19 - Germoglio


20 - Docezze


21 - Tristezze


22 - Il bacio del morto


23 - La notte dei morti


24 - I due cugini


25 - Placido


26 - Tramonti


27 - Il cuore del cipresso


28 - Alberi e fiori


29 - Colloquio


30 - In cammino


31 - Ultimo sogno

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